Ucraina, il gasdotto russo chiude
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Ucraina, il gasdotto russo chiude

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L’Ucraina ha deciso di chiudere il gasdotto russo. Questa manovra avrà conseguenze dirette sul prezzo del gas.

Nella giornata odierna, 11 maggio 2022, alle 7 del mattino è avvenuta la chiusura del gasdotto russo che passa dal punto di ingresso di Sokhranivka, nel Donbass. La notizia è stata annunciata dall’operatore russo del sistema del gas Gazprom, diretto all’Ucraina.

Gazprom ha consegnato 41,6 miliardi di metri cubi di gas attraverso l’Ucraina nel 2021. Il gestore ha annunciato sul suo sito web che non potrà più accettare il transito di gas russo attraverso Sokhranivka.

Secondo l’operatore si è impossibilitati a creare una rotta alternativa al gasdotto “Soyuz”. Si tratta del condotto gas chiamato anche Orenburg Western Border Pipeline, ed è proveniente dal giacimento di gas di Orenburg. Il condotto entra in Ucraina e la rifornisce di gas.

Per questo motivo, più del 30% delle forniture di gas destinate all’Europa sono state interrotte. A causa di questa situazione ci si aspetta un importante aumento del prezzo del gas.

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All’hub olandese di riferimento, il Ttf, che costituisce il mercato virtuale nel quale viene scambiato gas naturale sulla piattaforma olandese, i contratti nei primi scambi erano in rialzo sopra i 100 euro per megawattora. Il Ttf rappresenta il mercato di riferimento tra i più grandi dell’Europa continentale.

Le conseguenze sul mercato italiano

Secondo i dati pubblicati sul sito di Snam, la Società Snam Gas Metano, questa situazione non ha causato alcun rallentamento per quanto riguarda il sistema italiano delle forniture di gas. Attualmente i flussi a Tarvisio risultano essere in leggera diminuzione rispetto a ieri. In ogni caso la diminuzione è compensata da un maggior afflusso Passo Gries da Nord. Ciò, grazie alle numerose fonti di importazione.

Secondo i dati, il sistema è bilanciato, ed anche la domanda sta venendo soddisfatta. Si stanno anche effettuando le iniezioni di gas in stoccaggio”. Ciò che si teme, è la riduzione di – come minimo – un terzo delle forniture destinate all’Italia ed anche agli altri paesi europei.

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ultimo aggiornamento: 11 Maggio 2022 12:38

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